Un ferragosto indimenticabile, con grande cinema e tanti amici, vicini e lontani
Parole, immagini e video dalla piazzetta del Villaggio Globale, palcoscenico di una storia narrata da Mimmo Lucano, Gad Lerner e il maestro Wim Wenders
La storica piazzetta del Villaggio Globale, per una sera, è diventata il palcoscenico dei ricordi e del presente di una storia che ha fatto il giro del mondo e ha reso grande questo paesino calabrese.
A raccontarla, Mimmo Lucano, Gad Lerner e il maestro Wim Wenders (sì proprio quello del “cielo sopra Berlino”) collegato via rete, con l’affettuoso supporto di Luca Lucchesi, regista e assistente di Wenders.
A introdurre la serata, Maurizio del Bufalo che ha curato, con Mimmo Rizzuti e lo stesso Lucano, il programma dell’estate riacese, portando in scena un po’ dell’esperienza del Festival del Cinema dei Diritti Umani, con la preziosa collaborazione tecnica di Bagher Rahati Nover.
L’ironia pacata e sorniona di Wim Wenders a cui ha fatto eco quella piu’ tagliente di Lerner, ha fatto sorridere più volte Mimmo Lucano e i tanti presenti, assiepati in tutti gli angoli dello storico ritrovo.
Si è scherzato (ma non troppo) anche sull’esito del processo di appello a Lucano che sarà pubblicato tra poche settimane.
Wenders ha promesso di “scatenare l’inferno” (parafrasando il protagonista de “Il gladiatore”) se la condanna dovesse essere confermata, ribadendo l’affermazione rilasciata due anni fa, dopo la condanna in primo grado, in cui affermava che a questo punto anche il Papa era a rischio di incriminazione.
All’affermazione del maestro tedesco di essere pronto a dividere la cella con Mimmo, Gad Lerner ha chiosato dicendo che in quella cella sarebbe stato buon quarto con… il Papa!
L’ironia ha fatto da cornice ad una serata davvero unica in cui lo schermo gigante ci ha restituito un maestro del cinema ormai canuto, ma non dimesso, che ha dialogato di quell’utopia che aveva riconosciuto tra i primi quando decise di mettere Riace al centro del suo film “Il volo”, un’opera volutamente imperfetta e pur miracolosa, romantica e profetica, che abbiamo rivisto con emozione e qualche lacrima.
La serata è filata via velocemente, con “grande successo di pubblico e di critica” come avremmo detto un tempo, non senza il racconto finale degli ospiti afghani che hanno voluto ringraziare Mimmo e ricordare i due anni dalla triste conquista di Kabul da parte dei Talebani.
Termina così la parte tematica del programma dell’estate 2023 e resta il concerto finale di Eugenio Bennato, la sera del 18 agosto.
Vogliamo ringraziare Mimmo Lucano e tutti gli amici di Riace che hanno contribuito a questi giorni intensi e ricchi di partecipazione e a quanti hanno partecipato alle nostre iniziative, ribadendo l’amore per questo paese ormai mitico e per l’uomo che ne è diventato il simbolo eroico.
Non potevamo chiedere di più a tutti, noi e voi.
Grazie e ancora arrivederci.
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